Sono francobolli con un valore nominale pari alla soprattassa da aggiungere alla tariffa ordinaria affinché una lettera sia inoltrata con maggior celerità. Il primo francobollo che indicasse una maggiore celerità di recapito, fu emesso nel 1855 in Australia, dallo Stato di Victoria.

Era un esemplare del valore di 6 pence con l'effigie della Regina e la dicitura "Too Late". Successivamente, nel 1885 furono gli U.S.A. ad emettere il loro primo francobollo per il recapito espresso con il 10 cents azzurro che raffigurava un postino in corsa.

L'Italia ha emesso francobolli speciali per questo servizio dal 1903 al 1976 e gli ultimi francobolli per espresso furono dichiarati fuori corso il 13 maggio del 1992.

Il servizio espresso delle Poste Italiane fu istituito con la legge 12 marzo 1890, ma il primo francobollo speciale fu emesso solo il 1º giugno 1903 con valore di 25 centesimi e riportava la dicitura "ESPRESSO" e l'effigie del Re Vittorio Emanuele III.

Nel 1946 la Repubblica Italiana emise i francobolli per espresso in contemporanea con l'emissione di posta ordinaria detta "Democratica". La serie comprendeva 7 valori, dal 5 Lire al 60 Lire.

La vignetta del 5 Lire raffigurava un piede con un calzare alato ideato da Paolo Paschetto.

Con la diffusione delle macchine affrancatrici e la velocizzazione e meccanizzazione dei servizi postali, le varie amministrazioni hanno smesso di produrre francobolli dedicati specificatamente a questo tipo di servizio, che vengono quindi sostituiti da etichette autoadesive con l'importo relativo al tipo di servizio e peso della lettera.