Genesi ed usi



Vengono utilizzati per affrancare la corrispondenza inoltrata a mezzo aeroplano. La storia della Posta Aerea inizia nel 1870/71 con i famosi "Ballons Montés" ovvero con le lettere uscite dalle mura di Parigi mediante mongolfiere, durante l'assedio prussiano.

Il primo trasporto di posta compiuto con successo fu ad opera del pilota francese Henry Pequet il 18 febbraio del 1911. Il volo collegò le due città indiane di Allahabad e Naini per una distanza di 10 km e 13 minuti e 10 di volo. Con l'aeroplano furono trasportate 6000 aerogrammi tra lettere e cartoline. Tutte le lettere portavano il timbro con la dicitura "First Aerial Post U.P. Exhibition Allahabad 1911"."

Il primo trasporto di posta avvenuto con successo in Europa fu compiuto il 14 settembre 1911 da Londra a Windsor e faceva parte delle celebrazioni per l'incoronazione di Giorgio V. Nei giorni in cui il servizio era in funzione e fino al 26 settembre, da diversi piloti, furono trasportatati 125.000 aerogrammi. Le cartoline erano state appositamente approntate con l'immagine di un aereo in fase di decollo da Windsor ed i timbri portavano la scritta "FIRST UNITED KINGDOM AERIAL POST".

Il primo vero e proprio francobollo di Posta Aerea è stato emesso dall'Italia nel 1917 per affrancare la corrispondenza inoltrata tramite un nuovo servizio che si proponeva di riuscire a consegnarla in tempi più celeri previsti dalla normale procedura. Il francobollo usato in quell'occasione, designata Esperimento di Posta Aerea / Torino-Roma-Roma-Torino, fu ottenuto sovrastampando il valore da 25 centesimi espresso già in distribuzione[50]. Il volo doveva aver luogo inizialmente il 20 maggio, ma a causa delle avverse condizioni atmosferiche fu spostato al 22 maggio. L'aereo utilizzato fu un biplano Pomilio PC, un aereo da ricognizione biposto armato destinato ad equipaggiare il Servizio Aeronautico del Regio Esercito nelle ultime fasi della Prima guerra mondiale. Equipaggiato con un motore Fiat da 260 cavalli riusciva a raggiungere una velocità pari a 184 km orari. Pilotato dal tenente Mario de Bernardi aveva in consegna circa 200 kg di corrispondenza prevalentemente composta di messaggi diretti al Presidente del Consiglio, al Sindaco di Roma ed al Papa Benedetto XV. All'atterraggio il carico postale fu poi consegnato agli incaricati addetti allo smistamento di Roma Centro. Il volo di ritorno fu compiuto il successivo 26 maggio 1917 con un carico di alcune centinaia di quotidiani affrancati.

Generalmente, dal momento che la posta su lunga distanza è normalmente recapitata per via aerea, questo tipo di francobolli non vengono più emessi. La distinzione aveva un senso quando esisteva la modalità alternativa di spedizione via mare o via terra, molto più lunga ma più economica. Fanno però eccezione quei paesi che possiedono territori distaccati dalla nazione, come ad esempio la Francia, che continua ad emettere francobolli di posta aerea in ragione dei suoi possedimenti "d'Outre-Mer". La Repubblica Italiana ha emesso l'ultimo francobollo espressamente concepito per la posta aerea nel 1973. Il valore era da 150 Lire e faceva parte della serie commemorativa del "cinquantenario dell'aeronautica militare" emessa il 28 marzo.