Sono stati emessi come sovrattassa per il servizio di posta pneumatica, che era effettuabile solo in alcune grandi città. Il sistema consisteva in una rete di tubazioni nel quale l'aria compressa sospingeva alcune capsule contenenti la corrispondenza.

La posta pneumatica venne ideata dall'ingegnere danese Medhurst; la prima applicazione pratica fu effettuata a Londra nel 1853 per la trasmissione di telegrammi ai membri dello Stock Exchange.

Il primo paese al mondo ad emettere apposita carta valori per la posta pneumatica fu l'Austria nel 1875 con i suoi "Pneumatischer Brief", seguita dalla Francia nel 1880 con l'emissione di speciali foglietti detti "Carte pneumatique ferme" ma in entrambi i casi si trattava di interi postali.

L'Italia fu l'unico paese al mondo ad emettere appositi francobolli per la posta pneumatica. In Italia la posta pneumatica venne istituita nel 1907 con la legge 111 del 24 marzo ed uno stanziamento di un milione di lire per dodici chilometri di tubi pneumatici a Roma, nove a Milano e diciassette a Napoli.

Oltre agli uffici postali era consentito l'allaccio anche a banche e grandi ditte. Inizialmente il servizio venne utilizzato solo per l'inoltro di telegrammi ed espressi e fu aperto al pubblico nel 1912. Nel 1913 venne approntato il primo francobollo di posta pneumatica con un valore nominale di 10 c. e l'effigie di Re Vittorio Emanuele III incisa da Alberto Repettati.

Nel 1933 i francobolli pneumatici furono sostituiti con due valori, uno ad effigie di Dante Alighieri ed uno con il ritratto di Galileo Galilei.

Il 1º febbraio 1946 la Repubblica Italiana aumenta la tariffa ma sostanzialmente i francobolli rimangono quelli studiati per il Regno d'Italia. Bisogna aspettare il 25 marzo 1947 per una nuova emissione repubblicana con due tagli: da 3 e 5 Lire.

L'immagine era quella della Minerva su bozzetto di Renato Garassi.

Il servizio di posta pneumatica cessò definitivamente in Italia nel 1981 e il 13 maggio 1992 tutti i francobolli di posta pneumatica vennero posti fuori corso. Per quanto riguarda gli altri paesi, gradatamente i servizi sono stati disattivati, in favore di altri mezzi più veloci di trasmissione, come la posta elettronica, o comunque più pratici.